Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

2 Maccabei 1:30-36 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

30. I sacerdoti intanto cantavano inni.

31. «Quando il sacrificio finì, Neemia comandò di spargere il liquido rimasto su grandi pietre.

32. I sacerdoti ubbidirono e si sprigionò una fiammata, subito assorbita dalla luce che risplendeva sull’altare dei sacrifici.

33. La notizia di quello che era avvenuto si divulgò e lo venne a sapere anche il re di Persia. Fu informato del fuoco che i sacerdoti avevano nascosto prima di essere deportati in esilio, e come più tardi, in quel luogo, era apparso un liquido denso. Con esso poi Neemia e i suoi compagni avevano purificato quanto occorreva per i sacrifici.

34. Il re volle accertarsi del fatto e poi fece recingere quel luogo e lo dichiarò sacro.

35. Il re concedeva un po’ di quel liquido a persone da lui scelte e veniva ricambiato con molti doni.

36. I compagni di Neemia chiamarono quel liquido ‘neftar’, che vuol dire ‘purificazione’, altri però lo chiamano semplicemente nafta».