15. Guai a quelli che si allontanano dal Signore in luoghi profondi per nascondere i loro disegni, che fanno le loro opere nelle tenebre e dicono: «Chi ci vede? Chi ci conosce?»
16. Che perversità è la vostra! Il vasaio sarà forse considerato al pari dell'argilla al punto che l'opera dica all'operaio: «Egli non mi ha fatto?» Al punto che il vaso dica del vasaio: «Non ci capisce nulla?»
17. Ancora un brevissimo tempo, e il Libano sarà mutato in un frutteto, e il frutteto sarà considerato come una foresta.
18. In quel giorno, i sordi udranno le parole del libro e, liberati dall'oscurità e dalle tenebre, gli occhi dei ciechi vedranno;
19. gli umili avranno abbondanza di gioia nel Signore e i piú poveri tra gli uomini esulteranno nel Santo d'*Israele;
20. poiché il violento sarà scomparso, il beffardo non sarà piú, e saranno distrutti tutti quelli che vegliano per commettere *iniquità,
21. che condannano un uomo per una parola, che tendono tranelli a chi difende le cause alla *porta e violano il diritto del giusto per un nulla.
22. Perciò cosí dice il Signore alla casa di *Giacobbe, il Signore che riscattò *Abraamo: «Giacobbe non avrà piú da vergognarsi e la sua faccia non impallidirà piú.