Versione Diodati Riveduta

Nehemia 6:1-15 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

1. Or quando Samballat e Tobia e Ghescem, l'Arabo, e gli altri nostri nemici ebbero udito che io avevo riedificate le mura e che non c'era più rimasta alcuna breccia — quantunque allora io non avessi ancora messe le imposte alle porte —

2. Samballat e Ghescem mi mandarono a dire: ‘Vieni, e troviamoci assieme in uno dei villaggi della valle di Ono’. Or essi pensavano a farmi del male.

3. E io inviai loro dei messi per dire: ‘Io sto facendo un gran lavoro, e non posso scendere. Perché il lavoro rimarrebb'egli sospeso mentr'io lo lascerei per scendere da voi?’

4. Essi mandarono quattro volte a dirmi la stessa cosa, e io risposi loro nello stesso modo.

5. Allora Samballat mi mandò a dire la stessa cosa la quinta volta per mezzo del suo servo che aveva in mano una lettera aperta,

6. nella quale stava scritto: ‘Corre voce fra queste genti, e Gashmu l'afferma, che tu e i Giudei meditate di ribellarvi; e che perciò tu ricostruisci le mura; e, stando a quel che si dice, tu diventeresti loro re,

7. e avresti perfino stabiliti de' profeti per far la tua proclamazione a Gerusalemme, dicendo: — V'è un re in Giuda! — Or questi discorsi saranno riferiti al re. Vieni dunque, e consultiamoci assieme’.

8. Ma io gli feci rispondere: ‘Le cose non stanno come tu dici, ma sei tu che le inventi!’

9. Perché tutta quella gente ci voleva impaurire e diceva: ‘Le loro mani si rilasseranno e il lavoro non si farà più’. Ma tu, o Dio, fortifica ora le mie mani!

10. Ed io andai a casa di Scemaia, figliuolo di Delaia, figliuolo di Mehetabeel, che s'era quivi rinchiuso; ed egli mi disse: ‘Troviamoci assieme nella casa di Dio, dentro al tempio, e chiudiamo le porte del tempio; poiché coloro verranno ad ucciderti, e verranno a ucciderti di notte’.

11. Ma io risposi: ‘Un uomo come me si dà egli alla fuga? E un uomo qual son io potrebb'egli entrare nel tempio e vivere? No, io non v'entrerò’.

12. E io compresi ch'ei non era mandato da Dio, ma avea pronunziata quella profezia contro di me, perché Tobia e Samballat l'aveano pagato.

13. E l'aveano pagato per impaurirmi e indurmi ad agire a quel modo e a peccare, affin di aver materia da farmi una cattiva riputazione e da coprirmi d'onta.

14. O mio Dio, ricordati di Tobia, di Samballat, e di queste loro opere! Ricordati anche della profetessa Noadia e degli altri profeti che han cercato di spaventarmi!

15. Or le mura furon condotte a fine il venticinquesimo giorno di Elul, in cinquantadue giorni.