Versione Diodati Riveduta

Giudici 13:18-25 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

18. E l'angelo dell'Eterno gli rispose: ‘Perché mi chiedi il mio nome? esso è maraviglioso’.

19. E Manoah prese il capretto e l'oblazione e li offrì all'Eterno sul sasso. Allora avvenne una cosa prodigiosa, mentre Manoah e sua moglie stavano guardando:

20. come la fiamma saliva dall'altare al cielo, l'angelo dell'Eterno salì con la fiamma dell'altare. E Manoah e sua moglie, vedendo questo, caddero con la faccia a terra.

21. E l'angelo dell'Eterno non apparve più né a Manoah né a sua moglie. Allora Manoah riconobbe che quello era l'angelo dell'Eterno.

22. E Manoah disse a sua moglie: ‘Noi morremo sicuramente, perché abbiam veduto Dio’.

23. Ma sua moglie gli disse: ‘Se l'Eterno avesse voluto farci morire, non avrebbe accettato dalle nostre mani l'olocausto e l'oblazione; non ci avrebbe fatto vedere tutte queste cose, e non ci avrebbe fatto udire proprio ora delle cose come queste’.

24. Poi la donna partorì un figliuolo, a cui pose nome Sansone. Il bambino crebbe, e l'Eterno lo benedisse.

25. E lo spirito dell'Eterno cominciò ad agitarlo quand'esso era a Mahaneh-Dan, fra Tsorea ed Eshtaol.