Versione Diodati Riveduta

Giona 1:7-16 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

7. Poi dissero l'uno all'altro: ‘Venite, tiriamo a sorte, per sapere a cagione di chi ci capita questa disgrazia’. Tirarono a sorte, e la sorte cadde su Giona.

8. Allora essi gli dissero: ‘Dicci dunque a cagione di chi ci capita questa disgrazia! Qual è la tua occupazione? donde vieni? qual è il tuo paese? e a che popolo appartieni?’

9. Egli rispose loro: ‘Sono Ebreo, e temo l'Eterno, l'Iddio del cielo, che ha fatto il mare e la terra ferma’.

10. Allora quegli uomini furon presi da grande spavento, e gli dissero: ‘Perché hai fatto questo?’ Poiché quegli uomini sapevano ch'egli fuggiva lungi dal cospetto dell'Eterno, giacché egli avea dichiarato loro la cosa.

11. E quelli gli dissero: ‘Che ti dobbiam fare perché il mare si calmi per noi?’ Poiché il mare si faceva sempre più tempestoso.

12. Egli rispose loro: ‘Pigliatemi e gettatemi in mare, e il mare si calmerà per voi; perché io so che questa forte tempesta vi piomba addosso per cagion mia’.

13. Nondimeno quegli uomini davan forte nei remi per ripigliar terra; ma non potevano, perché il mare si faceva sempre più tempestoso e minaccioso.

14. Allora gridarono all'Eterno, e dissero: ‘Deh, o Eterno, non lasciar che periamo per risparmiar la vita di quest'uomo, e non ci mettere addosso del sangue innocente; poiché tu, o Eterno, hai fatto quel che ti è piaciuto’.

15. Poi presero Giona e lo gettarono in mare; e la furia del mare si calmò.

16. E quegli uomini furon presi da un gran timore dell'Eterno; offrirono un sacrifizio all'Eterno, e fecero dei voti.