Versione Diodati Riveduta

Geremia 37:2-12 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

2. Ma né egli, né i suoi servitori, né il popolo del paese dettero ascolto alle parole che l'Eterno avea pronunziate per mezzo del profeta Geremia.

3. Il re Sedekia mandò Jehucal, figliuolo di Scelemia, e Sofonia, figliuolo di Maaseia, il sacerdote, dal profeta Geremia, per dirgli: ‘Deh, prega per noi l'Eterno, l'Iddio nostro’.

4. Or Geremia andava e veniva fra il popolo, e non era ancora stato messo in prigione.

5. L'esercito di Faraone era uscito d'Egitto; e come i Caldei che assediavano Gerusalemme n'ebbero ricevuto la notizia, tolsero l'assedio a Gerusalemme.

6. Allora la parola dell'Eterno fu rivolta al profeta Geremia, in questi termini:

7. ‘Così parla l'Eterno, l'Iddio d'Israele: Dite così al re di Giuda che vi ha mandati da me per consultarmi: Ecco, l'esercito di Faraone ch'era uscito in vostro soccorso, è tornato nel suo paese, in Egitto;

8. e i Caldei torneranno, e combatteranno contro questa città, la prenderanno, e la daranno alle fiamme.

9. Così parla l'Eterno: Non ingannate voi stessi dicendo: — Certo, i Caldei se n'andranno da noi, — perché non se n'andranno.

10. Anzi, quand'anche voi sconfiggeste tutto l'esercito de' Caldei che combatte contro di voi, e non ne rimanesse che degli uomini feriti, questi si leverebbero, ciascuno nella sua tenda, e darebbero questa città alle fiamme’.

11. Or quando l'esercito de' Caldei si fu ritirato d'innanzi a Gerusalemme a motivo dell'esercito di Faraone,

12. Geremia uscì da Gerusalemme per andare nel paese di Beniamino, per ricever quivi la sua porzione in mezzo al popolo.