Versione Diodati Riveduta

Geremia 34:5-13 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

5. tu morrai in pace; e come si arsero aromi per i tuoi padri, gli antichi re tuoi predecessori, così se ne arderanno per te; e si farà cordoglio per te, dicendo: ‘Ahimè, signore!…’ poiché son io quegli che pronunzia questa parola, dice l'Eterno.

6. E il profeta Geremia disse tutte queste parole a Sedekia, re di Giuda, a Gerusalemme,

7. mentre l'esercito del re di Babilonia combatteva contro Gerusalemme e contro tutte le città di Giuda che resistevano ancora, cioè contro Lachis e Azeka, ch'eran tutto quello che rimaneva, in fatto di città fortificate, fra le città di Giuda.

8. La parola che fu rivolta dall'Eterno a Geremia, dopo che il re Sedekia ebbe fatto un patto con tutto il popolo di Gerusalemme di proclamare l'emancipazione,

9. per la quale ognuno doveva rimandare in libertà il suo schiavo e la sua schiava, ebreo ed ebrea, e nessuno doveva tener più in ischiavitù alcun suo fratello giudeo.

10. E tutti i capi e tutto il popolo ch'erano entrati nel patto di rimandare in libertà ciascuno il proprio servo e la propria serva e di non tenerli più in ischiavitù ubbidirono e li rimandarono;

11. ma poi mutarono, e fecero ritornare gli schiavi e le schiave che avevano affrancati, e li riassoggettarono ad essere loro schiavi e schiave.

12. La parola dell'Eterno fu dunque rivolta dall'Eterno a Geremia, in questi termini:

13. Così parla l'Eterno, l'Iddio d'Israele: Io fermai un patto coi vostri padri il giorno che li trassi fuori dal paese d'Egitto, dalla casa di servitù, e dissi loro: