Versione Diodati Riveduta

Genesi 42:11-23 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

11. Siamo tutti figliuoli d'uno stesso uomo; siamo gente sincera; i tuoi servitori non son delle spie’.

12. Ed egli disse loro: ‘No, siete venuti per vedere i luoghi sforniti del paese!’

13. E quelli risposero: ‘Noi, tuoi servitori, siamo dodici fratelli, figliuoli d'uno stesso uomo, nel paese di Canaan. Ed ecco, il più giovane è oggi con nostro padre, e uno non è più’.

14. E Giuseppe disse loro: ‘La cosa è come v'ho detto; siete delle spie!

15. Ecco come sarete messi alla prova: Per la vita di Faraone, non uscirete di qui prima che il vostro fratello più giovine sia venuto qua.

16. Mandate uno di voi a prendere il vostro fratello; e voi resterete qui in carcere, perché le vostre parole siano messe alla prova, e si vegga se c'è del vero in voi; se no, per la vita di Faraone, siete delle spie!’

17. E li mise assieme in prigione per tre giorni.

18. Il terzo giorno, Giuseppe disse loro: ‘Fate questo, e vivrete; io temo Iddio!

19. Se siete gente sincera, uno di voi fratelli resti qui incatenato nella vostra prigione; e voi, andate, portate del grano per la necessita delle vostre famiglie;

20. e menatemi il vostro fratello più giovine; così le vostre parole saranno verificate, e voi non morrete’. Ed essi fecero così.

21. E si dicevano l'uno all'altro: ‘Sì, noi fummo colpevoli verso il nostro fratello, giacché vedemmo l'angoscia dell'anima sua quando egli ci supplicava, e noi non gli demmo ascolto! Ecco perché ci viene addosso quest'angoscia’.

22. E Ruben rispose loro, dicendo: ‘Non ve lo dicevo io: Non commettete questo peccato contro il fanciullo? Ma voi non mi voleste dare ascolto. Perciò ecco, che il suo sangue ci è ridomandato’.

23. Or quelli non sapevano che Giuseppe li capiva, perché fra lui e loro c'era un interprete.