Versione Diodati Riveduta

Genesi 38:16-26 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

16. E accostatosi a lei sulla via, le disse: ‘Lasciami venire da te!’ Poiché non sapeva ch'ella fosse sua nuora. Ed ella rispose: ‘Che mi darai per venire da me?’

17. Ed egli le disse: ‘Ti manderò un capretto del mio gregge’. Ed ella: ‘Mi darai tu un pegno finché tu me l'abbia mandato?’

18. Ed egli: ‘Che pegno ti darò?’ E l'altra rispose: ‘Il tuo sigillo, il tuo cordone e il bastone che hai in mano’. Egli glieli dette, andò da lei, ed ella rimase incinta di lui.

19. Poi ella si levò, e se ne andò; si tolse il velo, e si rimise le vesti da vedova.

20. E Giuda mandò il capretto per mezzo del suo amico, l'Adullamita, affin di ritirare il pegno di man di quella donna; ma egli non la trovò.

21. Interrogò la gente del luogo, dicendo: ‘Dov'è quella meretrice che stava a Enaim, sulla via?’ E quelli risposero: ‘Qui non c'è stata alcuna meretrice’.

22. Ed egli se ne tornò a Giuda, e gli disse: ‘Non l'ho trovata; e, per di più, la gente del luogo m'ha detto: Qui non c'è stata alcuna meretrice’.

23. E Giuda disse: ‘Si tenga pure il pegno, che non abbiamo a incorrere nel disprezzo. Ecco, io ho mandato questo capretto, e tu non l'hai trovata’.

24. Or circa tre mesi dopo, vennero a dire a Giuda: ‘Tamar, tua nuora, si è prostituita; e, per di più, eccola incinta in seguito alla sua prostituzione’. E Giuda disse: ‘Menatela fuori, e sia arsa!’

25. Come la menavano fuori, ella mandò a dire al suocero: ‘Sono incinta dell'uomo al quale appartengono queste cose’. E disse: ‘Riconosci, ti prego, di chi siano questo sigillo, questi cordoni e questo bastone’.

26. Giuda li riconobbe, e disse: ‘Ella è più giusta di me, giacché io non l'ho data a Scela, mio figliuolo’. Ed egli non ebbe più relazioni con lei.