Versione Diodati Riveduta

Genesi 27:27-43 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

27. Ed egli s'avvicinò e lo baciò. E Isacco senti l'odore de' vestiti di lui, e lo benedisse dicendo: ‘Ecco, l'odor del mio figliuolo è come l'odor d'un campo, che l'Eterno ha benedetto.

28. Iddio ti dia della rugiada de' cieli e della grassezza della terra e abbondanza di frumento e di vino.

29. Ti servano i popoli e le nazioni s'inchinino davanti a te. Sii padrone de' tuoi fratelli e i figli di tua madre s'inchinino davanti a te. Maledetto sia chiunque ti maledice, benedetto sia chiunque ti benedice!’

30. E avvenne che, come Isacco ebbe finito di benedire Giacobbe e Giacobbe se n'era appena andato dalla presenza d'Isacco suo padre, Esaù suo fratello giunse dalla sua caccia.

31. Anch'egli preparò una pietanza saporita la portò a suo padre, e gli disse: ‘Lèvisi mio padre, e mangi della caccia del suo figliuolo, affinché l'anima tua mi benedica’.

32. E Isacco suo padre gli disse: ‘Chi sei tu?’ Ed egli rispose: ‘Sono Esaù, il tuo figliuolo primogenito’.

33. Isacco fu preso da un tremito fortissimo, e disse: ‘E allora, chi è che ha preso della caccia e me l'ha portata? Io ho mangiato di tutto prima che tu venissi, e l'ho benedetto; e benedetto ei sarà’.

34. Quando Esaù ebbe udite le parole di suo padre, dette in un grido forte ed amarissimo. Poi disse a suo padre: ‘Benedici anche me, padre mio!’

35. E Isacco rispose: ‘Il tuo fratello è venuto con inganno e ha preso la tua benedizione’.

36. Ed Esaù: ‘Non è forse a ragione ch'egli è stato chiamato Giacobbe? M'ha già soppiantato due volte: mi tolse la mia primogenitura, ed ecco che ora m'ha tolta la mia benedizione’. Poi aggiunse: ‘Non hai tu riserbato qualche benedizione per me?’

37. E Isacco rispose e disse a Esaù: ‘Ecco io l'ho costituito tuo padrone, e gli ho dato tutti i suoi fratelli per servi, e l'ho provvisto di frumento e di vino; che potrei dunque fare per te, figliuol mio?’

38. Ed Esaù disse a suo padre: ‘Non hai tu che questa benedizione, padre mio? Benedici anche me, o padre mio!’ Ed Esaù alzò la voce e pianse.

39. E Isacco suo padre rispose e gli disse: ‘Ecco, la tua dimora sarà priva della grassezza della terra e della rugiada che scende dai cieli.

40. Tu vivrai della tua spada, e sarai servo del tuo fratello; ma avverrà che, menando una vita errante, tu spezzerai il suo giogo di sul tuo collo’.

41. Ed Esaù prese a odiare Giacobbe a motivo della benedizione datagli da suo padre; e disse in cuor suo: ‘I giorni del lutto di mio padre si avvicinano; allora ucciderò il mio fratello Giacobbe’.

42. Furon riferite a Rebecca le parole di Esaù, suo figliuolo maggiore; ed ella mandò a chiamare Giacobbe, suo figliuolo minore, e gli disse: ‘Ecco, Esaù, tuo fratello, si consola riguardo a te, proponendosi d'ucciderti.

43. Or dunque, figliuol mio, ubbidisci alla mia voce; lèvati, e fuggi a Charan da Labano mio fratello;