Versione Diodati Riveduta

Genesi 27:16-33 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

16. e con le pelli de' capretti gli coprì le mani e il collo,

17. ch'era senza peli. Poi mise in mano a Giacobbe suo figliuolo la pietanza saporita e il pane che avea preparato.

18. Ed egli venne a suo padre e gli disse: ‘Padre mio!’ E Isacco rispose: ‘Eccomi; chi sei tu, figliuol mio?’

19. E Giacobbe disse a suo padre: ‘Sono Esaù, il tuo primogenito. Ho fatto come tu m'hai detto. Deh, lèvati, mettiti a sedere e mangia della mia caccia, affinché l'anima tua mi benedica’.

20. E Isacco disse ai suo figliuolo: ‘Come hai fatto a trovarne così presto, figliuol mio?’ E quello rispose: ‘Perché l'Eterno, il tuo Dio, l'ha fatta venire sulla mia via’.

21. E Isacco disse a Giacobbe: ‘Fatti vicino, figliuol mio, ch'io ti tasti, per sapere se sei proprio il mio figliuolo Esaù, o no’.

22. Giacobbe dunque s'avvicinò a Isacco suo padre e, come questi l'ebbe tastato, disse: ‘La voce è la voce di Giacobbe; ma le mani son le mani d'Esaù’.

23. E non lo riconobbe, perché le mani di lui eran pelose come le mani di Esaù suo fratello: e lo benedisse. E disse:

24. ‘Sei tu proprio il mio figliuolo Esaù?’ Egli rispose: ‘Sì’.

25. E Isacco gli disse: ‘Servimi ch'io mangi della caccia del mio figliuolo e l'anima mia ti benedica’. E Giacobbe lo servì, e Isacco mangiò. Giacobbe gli portò anche del vino, ed egli bevve.

26. Poi Isacco suo padre gli disse: ‘Deh, fatti vicino e baciami, figliuol mio’.

27. Ed egli s'avvicinò e lo baciò. E Isacco senti l'odore de' vestiti di lui, e lo benedisse dicendo: ‘Ecco, l'odor del mio figliuolo è come l'odor d'un campo, che l'Eterno ha benedetto.

28. Iddio ti dia della rugiada de' cieli e della grassezza della terra e abbondanza di frumento e di vino.

29. Ti servano i popoli e le nazioni s'inchinino davanti a te. Sii padrone de' tuoi fratelli e i figli di tua madre s'inchinino davanti a te. Maledetto sia chiunque ti maledice, benedetto sia chiunque ti benedice!’

30. E avvenne che, come Isacco ebbe finito di benedire Giacobbe e Giacobbe se n'era appena andato dalla presenza d'Isacco suo padre, Esaù suo fratello giunse dalla sua caccia.

31. Anch'egli preparò una pietanza saporita la portò a suo padre, e gli disse: ‘Lèvisi mio padre, e mangi della caccia del suo figliuolo, affinché l'anima tua mi benedica’.

32. E Isacco suo padre gli disse: ‘Chi sei tu?’ Ed egli rispose: ‘Sono Esaù, il tuo figliuolo primogenito’.

33. Isacco fu preso da un tremito fortissimo, e disse: ‘E allora, chi è che ha preso della caccia e me l'ha portata? Io ho mangiato di tutto prima che tu venissi, e l'ho benedetto; e benedetto ei sarà’.