Versione Diodati Riveduta

Genesi 24:47-60 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

47. Poi l'ho interrogata, e le ho detto: — Di chi sei figliuola? — Ed ella ha risposto: — Son figliuola di Bethuel figlio di Nahor, che Milca gli partorì. — Allora io le ho messo l'anello al naso e i braccialetti ai polsi.

48. E mi sono inchinato, ho adorato l'Eterno e ho benedetto l'Eterno, l'Iddio d'Abrahamo mio signore, che m'ha condotto per la retta via a prendere per il figliuolo di lui la figliuola del fratello del mio signore.

49. E ora, se volete usare benignità e fedeltà verso il mio signore, ditemelo; e se no, ditemelo lo stesso, e io mi volgerò a destra o a sinistra’.

50. Allora Labano e Bethuel risposero e dissero: ‘La cosa procede dall'Eterno; noi non possiam dirti né mal né bene.

51. Ecco, Rebecca ti sta dinanzi, prendila, va', e sia ella moglie del figliuolo del tuo signore, come l'Eterno ha detto’.

52. E quando il servo d'Abrahamo ebbe udito le loro parole si prostrò a terra dinanzi all'Eterno.

53. Il servo trasse poi fuori oggetti d'argento e oggetti d'oro, e vesti, e li dette a Rebecca; e donò anche delle cose preziose al fratello e alla madre di lei.

54. Poi mangiarono e bevvero, egli e gli nomini ch'eran con lui, e passaron quivi la notte. La mattina, quando si furono levati, il servo disse: ‘Lasciatemi tornare al mio signore’.

55. E il fratello e la madre di Rebecca dissero: ‘Rimanga la fanciulla ancora alcuni giorni con noi, almeno una diecina; poi se ne andrà’. Ma egli rispose loro:

56. ‘Non mi trattenete, giacché l'Eterno ha fatto prosperare il mio viaggio; lasciatemi partire, affinché io me ne torni al mio signore’.

57. Allora dissero: ‘Chiamiamo la fanciulla e sentiamo lei stessa’.

58. Chiamarono Rebecca, e le dissero: ‘Vuoi tu andare con quest'uomo?’ Ed ella rispose:

59. ‘Sì, andrò’. Così lasciarono andare Rebecca loro sorella e la sua balia col servo d'Abrahamo e la sua gente.

60. E benedissero Rebecca e le dissero: ‘Sorella nostra, possa tu esser madre di migliaia di miriadi, e possa la tua progenie possedere la porta de' suoi nemici!’