Versione Diodati Riveduta

Esodo 32:1-15 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

1. Or il popolo, vedendo che Mosè tardava a scender dal monte, si radunò intorno ad Aaronne e gli disse: ‘Orsù, facci un dio, che ci vada dinanzi; poiché, quanto a Mosè, a quest'uomo che ci ha tratto dal paese d'Egitto, non sappiamo che ne sia stato’.

2. E Aaronne rispose loro: ‘Staccate gli anelli d'oro che sono agli orecchi delle vostre mogli, dei vostri figliuoli e delle vostre figliuole, e portatemeli’.

3. E tutto il popolo si staccò dagli orecchi gli anelli d'oro e li portò ad Aaronne,

4. il quale li prese dalle loro mani, e, dopo averne cesellato il modello, ne fece un vitello di getto. E quelli dissero: ‘O Israele, questo è il tuo dio che ti ha tratto dal paese d'Egitto!’

5. Quando Aaronne vide questo, eresse un altare davanti ad esso, e fece un bando che diceva: ‘Domani sarà festa in onore dell'Eterno!’

6. E l'indomani, quelli si levarono di buon'ora, offrirono olocausti e recarono de' sacrifizi di azioni di grazie; e il popolo si adagiò per mangiare e bere, e poi si alzò per divertirsi.

7. E l'Eterno disse a Mosè: ‘Va', scendi; perché il tuo popolo che hai tratto dal paese d'Egitto, s'è corrotto;

8. si son presto sviati dalla strada ch'io avevo loro ordinato di seguire; si son fatti un vitello di getto, l'hanno adorato, gli hanno offerto sacrifizi, e hanno detto: O Israele, questo è il tuo dio che ti ha tratto dal paese d'Egitto’.

9. L'Eterno disse ancora a Mosè: ‘Ho considerato bene questo popolo; ecco, è un popolo di collo duro.

10. Or dunque, lascia che la mia ira s'infiammi contro a loro, e ch'io li consumi! ma di te io farò una grande nazione’.

11. Allora Mosè supplicò l'Eterno, il suo Dio, e disse: ‘Perché, o Eterno, l'ira tua s'infiammerebbe contro il tuo popolo che hai tratto dal paese d'Egitto con gran potenza e con mano forte?

12. Perché direbbero gli Egiziani: Egli li ha tratti fuori per far loro del male, per ucciderli su per le montagne e per sterminarli di sulla faccia della terra? Calma l'ardore della tua ira e pèntiti del male di cui minacci il tuo popolo.

13. Ricordati d'Abrahamo, d'Isacco e d'Israele, tuoi servi, ai quali giurasti per te stesso, dicendo loro: Io moltiplicherò la vostra progenie come le stelle de' cieli; darò alla vostra progenie tutto questo paese di cui vi ho parlato, ed essa lo possederà in perpetuo’.

14. E l'Eterno si pentì del male che avea detto di fare al suo popolo.

15. Allora Mosè si voltò e scese dal monte con le due tavole della testimonianza nelle mani: tavole scritte d'ambo i lati, di qua e di là.