Versione Diodati Riveduta

Epistole di S. Paolo ai Romani 15:1-18 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

1. Or noi che siam forti, dobbiam sopportare le debolezze de' deboli e non compiacere a noi stessi.

2. Ciascuno di noi compiaccia al prossimo nel bene, a scopo di edificazione.

3. Poiché anche Cristo non compiacque a se stesso; ma com'è scritto: Gli oltraggi di quelli che ti oltraggiano son caduti sopra di me.

4. Perché tutto quello che fu scritto per l'addietro, fu scritto per nostro ammaestramento, affinché mediante la pazienza e mediante la consolazione delle Scritture noi riteniamo la speranza.

5. Or l'Iddio della pazienza e della consolazione vi dia d'aver fra voi un medesimo sentimento secondo Cristo Gesù,

6. affinché d'un solo animo e d'una stessa bocca glorifichiate Iddio, il Padre del nostro Signor Gesù Cristo.

7. Perciò accoglietevi gli uni gli altri, siccome anche Cristo ha accolto noi per la gloria di Dio;

8. poiché io dico che Cristo è stato fatto ministro de' circoncisi, a dimostrazione della veracità di Dio, per confermare le promesse fatte ai padri;

9. mentre i Gentili hanno da glorificare Iddio per la sua misericordia, secondo che è scritto: Per questo ti celebrerò fra i Gentili e salmeggerò al tuo nome.

10. Ed è detto ancora: Rallegratevi, o Gentili, col suo popolo.

11. E altrove: Gentili, lodate tutti il Signore, e tutti i popoli lo celebrino.

12. E di nuovo Isaia dice: Vi sarà la radice di Iesse, e Colui che sorgerà a governare i Gentili; in lui spereranno i Gentili.

13. Or l'Iddio della speranza vi riempia d'ogni allegrezza e d'ogni pace nel vostro credere, onde abbondiate nella speranza, mediante la potenza dello Spirito Santo.

14. Ora, fratelli miei, sono io pure persuaso, a riguardo vostro, che anche voi siete ripieni di bontà, ricolmi d'ogni conoscenza, capaci anche d'ammonirvi a vicenda.

15. Ma vi ho scritto alquanto arditamente, come per ricordarvi quel che già sapete, a motivo della grazia che mi è stata fatta da Dio,

16. d'esser ministro di Cristo Gesù per i Gentili, esercitando il sacro servigio del Vangelo di Dio, affinché l'offerta de' Gentili sia accettevole, essendo santificata dallo Spirito Santo.

17. Io ho dunque di che gloriarmi in Cristo Gesù, per quel che concerne le cose di Dio;

18. perché io non ardirei dir cosa che Cristo non abbia operata per mio mezzo, in vista dell'ubbidienza de' Gentili, in parola e in opera,