Versione Diodati Riveduta

2 Samuele 24:15-20 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

15. Così l'Eterno mandò la peste in Israele, da quella mattina fino al tempo fissato; e da Dan a Beer-Sheba morirono settantamila persone del popolo.

16. E come l'angelo stendeva la sua mano su Gerusalemme per distruggerla, l'Eterno si pentì della calamità ch'egli aveva inflitta, e disse all'angelo che distruggeva il popolo: ‘Basta; ritieni ora la tua mano!’ Or l'angelo dell'Eterno si trovava presso l'aia di Arauna, il Gebuseo.

17. E Davide, vedendo l'angelo che colpiva il popolo, disse all'Eterno: ‘Son io che ho peccato; son io che ho agito iniquamente; ma queste pecore che hanno fatto? La tua mano si volga dunque contro di me e contro la casa di mio padre!’

18. E quel giorno Gad venne da Davide, e gli disse: ‘Sali, erigi un altare all'Eterno nell'aia di Arauna, il Gebuseo’.

19. E Davide salì, secondo la parola di Gad, come l'Eterno avea comandato.

20. Arauna guardò, e vide il re e i suoi servi, che si dirigevano verso di lui; e Arauna uscì e si prostrò dinanzi al re, con la faccia a terra.