Versione Diodati Riveduta

2 Samuele 24:13-21 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

13. Gad venne dunque a Davide, gli riferì questo, e disse: ‘Vuoi tu sette anni di carestia nel tuo paese, ovvero tre mesi di fuga d'innanzi ai tuoi nemici che t'inseguano, ovvero tre giorni di peste nel tuo paese? Ora rifletti, e vedi che cosa io debba rispondere a colui che mi ha mandato’.

14. E Davide disse a Gad: ‘Io sono in una grande angoscia! Ebbene, che cadiamo nelle mani dell'Eterno, giacché le sue compassioni sono immense; ma ch'io non cada nelle mani degli uomini!’

15. Così l'Eterno mandò la peste in Israele, da quella mattina fino al tempo fissato; e da Dan a Beer-Sheba morirono settantamila persone del popolo.

16. E come l'angelo stendeva la sua mano su Gerusalemme per distruggerla, l'Eterno si pentì della calamità ch'egli aveva inflitta, e disse all'angelo che distruggeva il popolo: ‘Basta; ritieni ora la tua mano!’ Or l'angelo dell'Eterno si trovava presso l'aia di Arauna, il Gebuseo.

17. E Davide, vedendo l'angelo che colpiva il popolo, disse all'Eterno: ‘Son io che ho peccato; son io che ho agito iniquamente; ma queste pecore che hanno fatto? La tua mano si volga dunque contro di me e contro la casa di mio padre!’

18. E quel giorno Gad venne da Davide, e gli disse: ‘Sali, erigi un altare all'Eterno nell'aia di Arauna, il Gebuseo’.

19. E Davide salì, secondo la parola di Gad, come l'Eterno avea comandato.

20. Arauna guardò, e vide il re e i suoi servi, che si dirigevano verso di lui; e Arauna uscì e si prostrò dinanzi al re, con la faccia a terra.

21. Poi Arauna disse: ‘Perché il re, mio signore, viene dal suo servo?’ E Davide rispose: ‘Per comprare da te quest'aia ed erigervi un altare all'Eterno, affinché la piaga cessi d'infierire sul popolo’.