Versione Diodati Riveduta

2 Re 5:9-23 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

9. Naaman dunque venne coi suoi cavalli ed i suoi carri e si fermò alla porta della casa di Eliseo.

10. Ed Eliseo gl'inviò un messo a dirgli: ‘Va', làvati sette volte nel Giordano; la tua carne tornerà sana, e tu sarai puro’.

11. Ma Naaman si adirò e se ne andò, dicendo: ‘Ecco, io pensavo: Egli uscirà senza dubbio incontro a me, si fermerà là, invocherà il nome dell'Eterno, del suo Dio, agiterà la mano sulla parte malata, e guarirà il lebbroso.

12. I fiumi di Damasco, l'Abanah e il Farpar, non son essi migliori di tutte le acque d'Israele? Non posso io lavarmi in quelli ed esser mondato?’ E, voltatosi, se n'andava infuriato.

13. Ma i suoi servi gli si accostarono per parlargli, e gli dissero: ‘Padre mio, se il profeta t'avesse ordinato una qualche cosa difficile, non l'avresti tu fatta? Quanto più ora ch'egli t'ha detto: — Làvati, e sarai mondato?’ —

14. Allora egli scese e si tuffò sette volte nel Giordano, secondo la parola dell'uomo di Dio; e la sua carne tornò come la carne d'un piccolo fanciullo, e rimase puro.

15. Poi tornò con tutto il suo séguito all'uomo di Dio, andò a presentarsi davanti a lui, e disse: ‘Ecco, io riconosco adesso che non v'è alcun Dio in tutta la terra, fuorché in Israele. Ed ora, ti prego, accetta un regalo dal tuo servo’.

16. Ma Eliseo rispose: ‘Com'è vero che vive l'Eterno di cui sono servo, io non accetterò nulla’. Naaman lo pressava ad accettare, ma egli rifiutò.

17. Allora Naaman disse: ‘Poiché non vuoi, permetti almeno che sia data al tuo servo tanta terra quanta ne portano due muli; giacché il tuo servo non offrirà più olocausti e sacrifizi ad altri dèi, ma solo all'Eterno.

18. Nondimeno, questa cosa voglia l'Eterno perdonare al tuo servo: quando il mio signore entra nella casa di Rimmon per quivi adorare, e s'appoggia al mio braccio, ed anch'io mi prostro nel tempio di Rimmon, voglia l'Eterno perdonare a me, tuo servo, quand'io mi prostrerò così nel tempio di Rimmon!’.

19. Eliseo gli disse: ‘Va' in pace!’ Ed egli si partì da lui e fece un buon tratto di strada.

20. Ma Ghehazi, servo d'Eliseo, uomo di Dio, disse fra sé: ‘Ecco, il mio signore è stato troppo generoso con Naaman, con questo Siro, non accettando dalla sua mano quel ch'egli avea portato; com'è vero che l'Eterno vive, io gli voglio correr dietro, e voglio aver da lui qualcosa’.

21. Così Ghehazi corse dietro a Naaman; e quando Naaman vide che gli correva dietro, saltò giù dal carro per andargli incontro, e gli disse: ‘Va egli tutto bene?’

22. Quegli rispose: ‘Tutto bene. Il mio signore mi manda a dirti: — Ecco, proprio ora mi sono arrivati dalla contrada montuosa d'Efraim due giovani de' discepoli dei profeti; ti prego, da' loro un talento d'argento e due mute di vestiti’. —

23. Naaman disse: ‘Piacciati accettare due talenti!’ E gli fece premura; chiuse due talenti d'argento in due sacchi con due mute di vesti, e li caricò addosso a due de' suoi servi, che li portarono davanti a Ghehazi.