Versione Diodati Riveduta

2 Re 4:31-38 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

31. Or Ghehazi, che li avea preceduti, pose il bastone sulla faccia del fanciullo, ma non ci fu né voce né segno alcuno di vita. Tornò quindi incontro ad Eliseo, e gli riferì la cosa, dicendo: ‘Il fanciullo non s'è svegliato’.

32. E quando Eliseo arrivò in casa, ecco che il fanciullo era morto e adagiato sul letto di lui.

33. Egli entrò, si chiuse dentro col fanciullo, e pregò l'Eterno.

34. Poi salì sul letto e si coricò sul fanciullo; pose la sua bocca sulla bocca di lui, i suoi occhi sugli occhi di lui, le sue mani sulle mani di lui; si distese sopra di lui, e le carni del fanciullo si riscaldarono.

35. Poi Eliseo s'allontanò, andò qua e là per la casa; poi risalì, e si ridistese sopra il fanciullo; e il fanciullo starnutì sette volte, ed aperse gli occhi.

36. Allora Eliseo chiamò Ghehazi, e gli disse: ‘Chiama questa Shunamita’. Egli la chiamò; e com'ella fu giunta da Eliseo, questi le disse: ‘Prendi il tuo figliuolo’.

37. Ed ella entrò, gli si gettò ai piedi, e si prostrò in terra; poi prese il suo figliuolo, ed uscì.

38. Eliseo se ne tornò a Ghilgal, e v'era carestia nel paese. Or mentre i discepoli de' profeti stavan seduti davanti a lui, egli disse al suo servo: ‘Metti il marmittone al fuoco, e cuoci una minestra per i discepoli dei profeti’.