Versione Diodati Riveduta

2 Re 18:22-28 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

22. Forse mi direte: — Noi confidiamo nell'Eterno, nel nostro Dio. — Ma non è egli quello stesso di cui Ezechia ha soppresso gli alti luoghi e gli altari, dicendo a Giuda e a Gerusalemme: — Voi adorerete soltanto dinanzi a questo altare a Gerusalemme?

23. Or dunque fa' una scommessa col mio signore; il re d'Assiria! Io ti darò duemila cavalli, se tu puoi fornire altrettanti cavalieri da montarli.

24. E come potresti tu far voltar le spalle a un solo capitano tra gl'infimi servi del mio signore? E confidi nell'Egitto, a motivo de' suoi carri e de' suoi cavalieri!

25. E adesso sono io forse salito senza il volere dell'Eterno contro questo luogo per distruggerlo? L'Eterno m'ha detto: — Sali contro questo paese e distruggilo’. —

26. Allora Eliakim, figliuolo di Hilkia, Scebna e Joah dissero a Rabshaké: ‘Ti prego, parla ai tuoi servi in aramaico, perché noi lo intendiamo; e non ci parlare in lingua giudaica, in guisa che la gente che sta sulle mura oda’.

27. Ma Rabshaké rispose loro: ‘Forse che il mio signore m'ha mandato a dir queste cose al tuo signore e a te? Non m'ha egli mandato a dirle a quegli uomini che stan seduti sulle mura e saran quanto prima ridotti a mangiare il loro sterco e a bere la loro orina con voi?’

28. Allora Rabshaké, stando in piè, gridò al alta voce, e disse in lingua giudaica: ‘Udite la parola del gran re, del re d'Assiria!