Versione Diodati Riveduta

1 Re 19:2-10 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

2. Allora Izebel spedì un messo ad Elia per dirgli: ‘Gli dèi mi trattino con tutto il loro rigore, se domani a quest'ora non farò della vita tua quel che tu hai fatto della vita d'ognun di quelli’.

3. Elia, vedendo questo, si levò, e se ne andò per salvarsi la vita; giunse a Beer-Sceba, che appartiene a Giuda, e vi lasciò il suo servo;

4. ma egli s'inoltrò nel deserto una giornata di cammino, andò a sedersi sotto una ginestra, ed espresse il desiderio di morire, dicendo: ‘Basta! Prendi ora, Eterno, l'anima mia, poiché io non valgo meglio de' miei padri!’

5. Poi si coricò, e si addormentò sotto la ginestra; quand'ecco che un angelo lo toccò, e gli disse: ‘Alzati e mangia’.

6. Egli guardò, e vide presso il suo capo una focaccia cotta su delle pietre calde, e una brocca d'acqua. Egli mangiò e bevve, poi si coricò di nuovo.

7. E l'angelo dell'Eterno tornò la seconda volta, lo toccò, e disse: ‘Alzati e mangia, poiché il cammino è troppo lungo per te’.

8. Egli s'alzò, mangiò e bevve; e per la forza che quel cibo gli dette, camminò quaranta giorni e quaranta notti fino a Horeb, il monte di Dio.

9. E quivi entrò in una spelonca, e vi passò la notte. Ed ecco, gli fu rivolta la parola dell'Eterno, in questi termini: ‘Che fai tu qui, Elia?’

10. Egli rispose: ‘Io sono stato mosso da una gran gelosia per l'Eterno, per l'Iddio degli eserciti, perché i figliuoli d'Israele hanno abbandonato il tuo patto, han demolito i tuoi altari, e hanno ucciso colla spada i tuoi profeti; son rimasto io solo, e cercano di togliermi la vita’.