Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente

Giosuè 8:17-26 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

17. Ai era rimasta alle loro spalle con le porte spalancate e senza difesa.

18. Allora il Signore ordinò a Giosuè: «Prendi la tua lancia e puntala contro Ai: sto per dare la città in tuo potere!». Appena Giosuè stese il braccio,

19. i soldati in agguato saltarono fuori dai loro nascondigli e piombarono sulla città; la conquistarono e subito la incendiarono.

20. A un certo punto i soldati di Ai guardarono indietro: una grossa nube di fumo saliva dalla città fino al cielo, mentre davanti a loro gli Israeliti, che prima erano in fuga, ora si voltavano per attaccarli. Non restava loro via di scampo.

21. Anche Giosuè e i suoi uomini videro il fumo: capirono che l’agguato era riuscito; subito si voltarono e passarono all’attacco.

22. Nel frattempo anche gli Israeliti che avevano teso l’agguato uscirono a combattere. Così gli uomini di Ai si trovarono accerchiati e furono uccisi. Non se ne salvò nemmeno uno,

23. eccetto il re di Ai, che fu catturato vivo e portato da Giosuè.

24. Gli Israeliti, dopo aver ucciso in aperta campagna tutti i soldati che li avevano inseguiti verso il deserto, tornarono nella città e uccisero tutti gli abitanti.

25. Quel giorno fu sterminata tutta la popolazione di Ai, uomini e donne: circa dodicimila persone.

26. Giosuè aveva sempre tenuto la lancia puntata verso Ai. Smise soltanto quando tutti gli abitanti della città furono uccisi.