Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente

2 Samuele 16:9-20 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

9. Abisai figlio di Seruià disse a Davide:— Questo disgraziato non deve maledire il re. Lasciami andare a tagliargli la testa.

10. — Che volete da me? — disse Davide ad Abisai e Ioab figli di Seruià. Se quest’uomo mi maledice perché così vuole il Signore, nessuno può chiedergliene conto.

11. Rivolto ad Abisai e a tutti i suoi, Davide aggiunse:— Perfino un mio figlio, che io ho messo al mondo, cerca di togliermi la vita. Perché vi meravigliate di questo Beniaminita? Lasciate che mi maledica, il Signore gliel’ha ordinato.

12. E forse il Signore vedrà il mio dolore e un giorno mi darà felicità in cambio della sua maledizione di oggi.

13. Davide e i suoi continuarono il cammino. Simei camminava più in alto sul monte, di fianco a loro. Continuava a maledire, a lanciare sassi e a buttar terra contro tutti.

14. Quando arrivarono presso il fiume Giordano il re e i suoi erano sfiniti e si fermarono a riposare.

15. Assalonne, con tutti i suoi seguaci del nord, era entrato in Gerusalemme e Achitòfel era con lui.

16. Quando Cusài l’Archita, l’amico di Davide, incontrò Assalonne, gli gridò: — Viva, viva il re!

17. — Dov’è finita la tua fedeltà verso il tuo amico? — gli chiese Assalonne. — Perché non hai seguito il tuo amico?

18. Cusài rispose:— Sto con quello che il Signore, tutta la gente e gli Israeliti del nord hanno scelto e con lui voglio restare.

19. Io non seguo uno qualsiasi, ma il figlio del mio amico. Come prima ho servito tuo padre, ora servirò te!

20. Assalonne disse ad Achitòfel: — Discutete quello che ora dobbiamo fare.