Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Tobia 6:6-16 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

6. Ripresero insieme il cammino. Quando arrivarono vicino ai confini della Media,

7. Tobia chiese all’angelo:— Azaria, amico mio: che farmaco ci può essere nel cuore, nel fegato e nel fiele del pesce?

8. Egli rispose:— Il cuore e il fegato del pesce si fanno bruciare davanti a un uomo o a una donna tormentati dal demonio o da qualche spirito maligno. Il fumo libera queste persone da qualsiasi influsso malefico, e il demonio non andrà mai più vicino a loro.

9. Il fiele invece serve per chi ha un male agli occhi. Lo si spalma sulle macchie bianche della cornea, poi si soffia sopra e gli occhi guariscono!

10. Entrarono nel territorio della Media e continuarono il viaggio. Quando furono vicino alla città di Ecbàtana,

11. Raffaele disse al ragazzo:— Tobia, amico mio!— Cosa c’è? — rispose.— Passeremo la notte da Raguele, — continuò l’angelo. — È un tuo parente, e ha una sola figlia di nome Sara.

12. Non ha nessun altro figlio, né maschi né femmine, ma solo lei. Il suo parente più prossimo sei proprio tu. Perciò, tu hai diritto di precedenza a sposare Sara. Se lo farai, erediterai anche il patrimonio di suo padre. Sara è una ragazza seria e coraggiosa. Ed è bellissima. Suo padre poi è un galantuomo.

13. Poi aggiunse:— È giusto che tu la sposi! Stammi a sentire, amico. Oggi stesso io parlerò a suo padre e chiederò per te in moglie la ragazza. Passeremo di nuovo da lui al ritorno dalla città di Rage e festeggeremo le nozze. Certamente Raguele non può negartela e darla in sposa a un altro. Altrimenti andrebbe incontro alla pena di morte, ∆come prevede per tale caso la legge nel libro di Mosè. Lui sa che tu hai diritto ad avere in sposa sua figlia. Lascia quindi fare a me: stasera parlerò della ragazza a suo padre e ti sarà data come fidanzata. E quando saremo di ritorno da Rage la prenderemo con noi e la condurremo a casa tua!

14. Ma Tobia obiettò a Raffaele:— Senti un po’, Azaria, amico mio. Ho saputo che Sara si è già sposata sette volte, ma i suoi mariti sono morti tutti la prima notte di nozze, prima ancora di unirsi a lei. In giro si dice che un demonio li ha fatti morire.

15. Dopo tutto questo, io ho un po’ di paura. Il demonio a lei non fa niente di male, ma fa morire chi vuole unirsi a lei. Io sono l’unico figlio di mio padre. Se io muoio, anche mio padre e mia madre, per il dispiacere, morirebbero. E non ci sarebbe più nessuno a seppellirli!

16. Allora Raffaele gli disse:— Non ricordi più quel che ti ha detto tuo padre? Ti ha raccomandato tanto di sceglierti la sposa tra i tuoi parenti! Fa’ come ti dico, non aver paura di quel demonio! Prendi in sposa Sara! Sono certo che ti sarà data in moglie già stasera.