Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Tobia 3:15-17 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

15. Non ho mai disonorato il mio nomené quello di mio padre,nella terra del mio esilio.Sono l’unica figlia di mio padre,che all’infuori di me non ha altri eredi.Ormai tra i suoi fratelli o parentinon c’è più nessuno che possa prendermi in moglie,e per il quale io debba restare in vita.Mi sono già morti sette mariti;perché dovrei continuare a vivere?Ma se tu non vuoi farmi morire,ascolta gli insulti che mi fanno, o Signore!».

16. Nel medesimo istante, la preghiera sia di Tobi sia di Sara giunse al trono di Dio. Egli l’ascoltò

17. e mandò l’angelo Raffaele per curare i loro mali. Doveva far sparire le macchie dagli occhi di Tobi, perché lui potesse vedere di nuovo la luce, dono di Dio. Doveva anche liberare Sara, la figlia di Raguele, dal demonio maligno e darla in sposa a Tobia, il figlio di Tobi. Difatti Tobia aveva la precedenza su tutti quelli che aspiravano a sposarla.Nello stesso istante in cui Tobi rientrò in casa sua dal cortile, Sara, la figlia di Raguele, scese dal piano superiore della casa di suo padre.