Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Tobia 11:12-19 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

12. Dopo, con le due mani, dagli angoli degli occhi tolse le scaglie delle macchie bianche.

13. Tobi si aggrappò al collo di suo figlio e pianse lacrime di gioia. Disse: «Ora ti vedo, figlio, luce dei miei occhi!».

14. E fece questa preghiera di lode a Dio:«Sia benedetto Dio,e lodato il suo grande nome!Siano benedetti i suoi santi angeli!Il Signore ci protegga sempre;e tutti gli angeli siano benedetti senza fine!Egli mi aveva messo alla prova,ma ora posso di nuovo vedere mio figlio Tobia!».

15. Allora Tobia pieno di gioia entrò in casa e si mise anche lui a ringraziare e lodare Dio con tutta la voce che aveva in gola. Raccontò a suo padre come era andato il suo viaggio. Tutto era riuscito molto bene: aveva ritirato il denaro e si era anche sposato con Sara, la figlia di Raguele. Tobia aggiunse: «Lei sta per arrivare: ormai dovrebbe essere a Ninive, presso le porte della città».

16. Allora Tobi, contento e felice, uscì di casa e andò incontro alla sposa, fino alle porte di Ninive. Per strada, continuava a lodare Dio. Gli abitanti della città, al suo passaggio, videro che camminava con il pieno vigore di una volta e senza che nessuno lo tenesse per mano. Tutti si meravigliarono. Tobi proclamò loro che Dio aveva avuto compassione di lui e gli aveva restituito la vista.

17. Quando incontrò Sara, Tobi la salutò: «Sii benvenuta, figlia! E sia benedetto il tuo Dio che ti ha condotta qui da noi. Sia benedetto tuo padre, mio figlio Tobia e sii benedetta anche tu, figlia mia! Entra nella tua casa; sii la benvenuta. Possa tu essere felice e Dio ti protegga!».

18. Quello fu un giorno di grande gioia per tutti gli Ebrei di Ninive.

19. Anche i nipoti di Tobi, Achikàr e Nadab, vennero a congratularsi con lui.