Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Siracide 44:1-20 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

1. Ora facciamo l’elogio di uomini gloriosi,gli antenati del nostro popolo.

2. Il Signore ha dato loro un nome,ha mostrato in essi la sua gloria fin dall’antichità.

3. Ci furono re capaci di governare,famosi per la loro potenza,altri furono esperti nel dare consigli,e hanno parlato con carica profetica.

4. Ci furono capi in grado di far camminare il popolo,come maestri e guide intelligentie come educatori che insegnano la sapienza.

5. Hanno inventato melodie molto bellee scritto testi poetici.

6. Ci furono uomini ricchi e dotati di forzache vissero tranquilli nelle loro case.

7. In vita, tutti ricevettero onori e lodidai loro contemporanei.

8. Alcuni di loro hanno lasciato un buon ricordo,ancora oggi noi li lodiamo.

9. Altri invece non hanno lasciato alcun ricordo,non hanno lasciato traccia, come chi non è mai esistito:sì, è come se non fossero mai vissuti,essi e i loro figli.

10. Ma non è così per questi uomini generosi,e noi li ricordiamo per le loro opere.

11. I loro beni sono passati ai figlie la loro eredità ai loro discendenti,

12. che rispettano le alleanzee insegnano così anche ai loro figli.

13. La loro discendenza continuerà per sempree la loro fama non sarà mai cancellata;

14. i loro corpi furono sepolti in pace,ma il loro ricordo è vivo da una generazione all’altra.

15. La loro sapienza sarà sulla bocca di molti popolie l’assemblea dei fedeli farà il loro elogio.

16. Nella sua vita Enoc fu gradito al Signoreed egli lo trasportò in cielo.Per tutti egli resta un ∆modello di fedeltà al Signore.

17. Noè fu un uomo giusto e perfetto;Dio lo prese in considerazione quando castigò gli uomini.Grazie a lui la vita umana poté continuare,nonostante il diluvio.

18. Con Noè Dio stabilì un’alleanza eterna,si impegnò a non più distruggere la vita con il diluvio.

19. Il grande Abramo fu padre di molti popoli: niente ha mai oscurato la sua gloria.

20. Egli ubbidì alla legge di Dio, l’Altissimo,ed entrò in alleanza con lui.Nel suo corpo portò il segno dell’alleanzae restò fedele anche nel momento della prova.