Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Siracide 38:25-31 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

25. Ma come può divenire sapiente chi deve stare sempre dietro l’aratro?Egli può vantarsi solo di usare il bastoneper sospingere i buoi e sorvegliare il loro lavoro:non può parlare d’altro che di vitelli.

26. Deve preoccuparsi di tracciare i solchie, di notte, deve ancora badare alle bestie.

27. Anche i carpentieri e i costruttorilavorano giorno e notte;e quelli che incidono figure sui sigillisono sempre impegnati nel tentativo di variare i disegni;sono tutti intenti a riprodurre bene le immagini,poi, di notte, devono ancora finire il lavoro.

28. Così anche il fabbro che siede presso l’incudine:quando è occupato a trattare il ferro,la vampa del fuoco lo consumae deve resistere al calore della fucina;il rumore del martello gli spacca i timpanie gli occhi sono fissi sul modello dell’oggetto.Insomma è tutto preoccupato di portare a termine il lavoroe di notte deve anche rifinirlo a puntino.

29. C’è poi il vasaio che lavora seduto al tornioe lo fa girare con il piede.Egli è tutto preso dal suo lavoro e deve misurare ogni suo gesto:

30. modella l’argilla con le mani,e quando è dura si serve anche dei piedi;poi deve rifinire il lavoro e metterci il coloree alla fine, quando è notte, ha ancora il forno da pulire.

31. Tutti costoro hanno fiducia nell’abilità delle loro manie ciascuno è esperto nella sua professione;