Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Siracide 38:21-29 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

21. per non rovinare te stesso senza giovare a chi è morto:non dimenticare che dalla morte non si torna indietro.

22. Ricorda: «Il mio destino è uguale al tuo;oggi a me, domani a te».

23. Come il morto riposa,anche tu lascia riposare il suo ricordo;ora che il suo spirito è partito,consolati di lui.

24. Uno studioso ha bisogno di tempo liberoper fare acquisto di sapienzae chi ha poche occupazioni ha l’occasione di diventare saggio.

25. Ma come può divenire sapiente chi deve stare sempre dietro l’aratro?Egli può vantarsi solo di usare il bastoneper sospingere i buoi e sorvegliare il loro lavoro:non può parlare d’altro che di vitelli.

26. Deve preoccuparsi di tracciare i solchie, di notte, deve ancora badare alle bestie.

27. Anche i carpentieri e i costruttorilavorano giorno e notte;e quelli che incidono figure sui sigillisono sempre impegnati nel tentativo di variare i disegni;sono tutti intenti a riprodurre bene le immagini,poi, di notte, devono ancora finire il lavoro.

28. Così anche il fabbro che siede presso l’incudine:quando è occupato a trattare il ferro,la vampa del fuoco lo consumae deve resistere al calore della fucina;il rumore del martello gli spacca i timpanie gli occhi sono fissi sul modello dell’oggetto.Insomma è tutto preoccupato di portare a termine il lavoroe di notte deve anche rifinirlo a puntino.

29. C’è poi il vasaio che lavora seduto al tornioe lo fa girare con il piede.Egli è tutto preso dal suo lavoro e deve misurare ogni suo gesto: