Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Siracide 37:1-14 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

1. Chiunque può pretendere di essere tuo amico,però certi sono amici solo a parole.

2. Un compagno o un amico che diventano nemicisono un gran dispiacere, sono come la morte.

3. Perché gli uomini hanno questa inclinazione verso il male?E da dove nasce questa tendenza che riempie la terra di imbrogli?

4. C’è chi gode con il suo amico nei momenti felici,ma quando le cose vanno male si mette contro di lui.

5. Quando c’è di mezzo il suo interesse, soffre con l’amico,ma in caso di guerra pensa solo a mettersi in salvo.

6. Non dimenticare il tuo amico,non scordarti di lui quando gli affari ti vanno bene.

7. Chi ti consiglia crede che il suo parere sia il migliore,ma c’è chi ti dà un consiglio nel suo interesse.

8. Guardati da chi ti vuol consigliare;prima cerca di capire di che cosa ha bisogno:nel darti un consiglio potrebbe pensare a se stesso e abbandonarti al tuo destino.

9. Per esempio potrebbe dirti: «Questa per te è la strada giusta»,e intanto si tiene a distanza per vedere dove vai a finire.

10. Non prendere decisioni assieme a uno che ti guarda di traversoe non parlare dei tuoi progetti con tipi invidiosi.

11. Non chiedere parere a una donna su una sua rivale,a un uomo pauroso sulla guerra,a un commerciante sugli affari,a un cliente sul prezzo di qualcosa che vuoi vendere,a un invidioso sulla riconoscenza,a un uomo spietato sulla bontà,a un fannullone su un’occupazione qualsiasi,a uno stagionale sul raccolto dell’anno,a un servo pigro su un lavoro impegnativo.A nessuno di costoro devi chiedere consiglio.

12. Invece frequenta continuamente qualcunose sai che è un vero credente, che osserva i comandamentie condivide il tuo modo di vedere:una persona simile, anche se tu cadi,partecipa alla tua sofferenza.

13. Infine segui quel che la tua coscienza ti dice,perché nessun altro ti è più fedele;

14. in certi casi ti avverte meglio di sette sentinelleche stanno in cima ai monti a controllare la situazione.