Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Sapienza 17:4-16 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

4. Nemmeno il nascondiglio dove si trovavanoli salvava dalla paura.Attorno a loro c’era un frastuono assordantee apparivano fantasmi cupi con lugubri volti.

5. Nemmeno la forza del fuoco riusciva a far lucee gli astri si rifiutavanodi rischiarare dall’altoquella notte buia.

6. Appariva soltanto un rogoche seminava morte e terrore.Per la paura, quando la visione scompariva,quello che avevano visto pareva ancora peggiore.

7. Ricorrere alla magia non serviva a niente:la boria della loro scienzasubiva una cocente smentita.

8. Promettevano infattidi eliminare il timore e l’inquietudineche gettano lo sconforto nei cuori.Ma loro stessi erano sconvoltida un’apprensione ridicola.

9. Quando non c’era più motivo di aver paura,li terrorizzavano il passaggio di bestiee il sibilo dei serpenti.

10. Morivano di spavento.Avevano paura anche solo ad aprire gli occhi,perché l’aria, dalla quale non si può scappare,li riempiva di terrore.

11. Per natura l’uomo cattivo è pieno di timorie da se stesso si fa testimone della propria condanna;quando è oppresso dalla coscienza vede pericoli dappertutto.

12. Infatti uno ha paura solo se non riesce ad aiutarsi con la riflessione;

13. e, se non ha una sicurezza che viene dal cuore,sta male perché non conosce la causa del suo tormento.

14. Ma quella per gli Egizianiera una notte davvero impossibile,uscita dal fondo impenetrabile del regno dei morti. E i maghi erano impotenti come tutti gli altri.

15. Ciascuno era sconvolto da strani fantasmi,si sentiva paralizzato e abbattuto.Infatti su tutti era piombato un terrore improvviso e inaspettato.

16. Ognuno cadeva a terra là dove si trovavae si sentiva rinchiuso e imprigionato nelle tenebre:era come in una prigione anche se non c’erano sbarre.