Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Sapienza 16:20-28 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

20. Al tuo popolo, invece, hai distribuito il pane degli angeli.Non era necessario il loro lavoro,perché tu dal cielo davi loro un pane già pronto:poteva piacere a tutti e soddisfare ogni palato.

21. Questo cibo che proveniva da teai tuoi figli manifestava la tua tenerezza:incontrava il gusto di chi lo mangiavae si trasformava come ciascuno voleva.

22. Ma poi, come una coltre di neve o di ghiaccio,resisteva al fuoco senza sciogliersi.Così gli Israeliti potevano capire anche quello che avvennequando il fuoco resisteva all’acqua e alla tempestaper distruggere come folgore i raccolti dei nemici.

23. Invece ora, perché si trattava del cibo dei tuoi figli,il fuoco dimenticava perfino la sua forza distruttiva.

24. Ogni cosa creata è al servizio di te che l’hai fatta:è dura nel castigare i cattivie dolce nel fare del bene a quelli che confidano in te.

25. Perciò anche allora si adattava a ogni cambiamento,era al servizio di quel che davi per nutrire tuttisecondo i desideri di chi ti pregava.

26. Così i tuoi figli che tu ami, o Signore, imparinoche non bastano i frutti della terra a nutrire l’uomo:solo la tua parola tiene in vita chi ha fiducia in te.

27. La manna resisteva al fuoco,ma poi si scioglieva sfiorata soltanto da un raggio di sole.

28. Così dobbiamo imparare a ringraziartiprima che spunti il solee a pregarti quando si fa giorno.