Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Romani 9:19-28 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

19. A questo punto qualcuno potrebbe dirmi: ma allora perché Dio ci rimprovera, dal momento che nessuno può andare contro la sua volontà?

20. Ma chi credi di essere tu, o uomo, che vuoi contestare Dio? Dice forse il vaso di argilla a colui che l’ha plasmato: perché mi hai fatto così?

21. Con lo stesso impasto, il vasaio fa quel che vuole: può fare sia un vaso di valore e sia un vaso più comune.

22-23. Volendo, Dio avrebbe potuto mostrare la sua collera; invece ha sopportato con molta pazienza coloro che meritavano il suo castigo e la distruzione. Così ha fatto conoscere quanto è grande e potente la sua misericordia: ci ha preparati per la sua gloria,

24. noi che egli ha scelto tra gli Ebrei e tra gli altri popoli.

25. Come Dio dice nel libro del *profeta Osea: Io chiamerò «mio popolo» coloro che non sono il mio popolo e «nazione amata» quella che non era amata.

26. E avverrà che nel luogo stesso dove fu detto loro: «voi non siete mio popolo» lì saranno chiamati «figli del Dio vivente».

27. Per quanto riguarda Israele il profeta Isaia esclama: Se anche i figli d’Israele fossero tanto numerosi quanto i grani della sabbia del mare, solo un piccolo resto sarà salvato.

28. Il Signore realizzerà appieno e rapidamente questa sua parola sulla terra.