Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Romani 8:22-34 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

22. Noi sappiamo che fino a ora tutto il creato soffre e geme come una donna che partorisce.

23. E non soltanto il creato, ma anche noi, che già abbiamo le primizie dello Spirito, soffriamo in noi stessi perché aspettiamo che Dio, liberandoci totalmente, manifesti che siamo suoi figli.

24. Perché è vero che siamo salvati, ma soltanto nella speranza. E se quel che si spera si vede, non c’è più una speranza, dal momento che nessuno spera ciò che già vede.

25. Se invece speriamo quel che non vediamo ancora, lo aspettiamo con pazienza.

26. Allo stesso modo, anche lo Spirito viene in aiuto della nostra debolezza, perché noi non sappiamo neppure come dobbiamo pregare, mentre lo Spirito stesso prega Dio per noi con sospiri che non si possono spiegare a parole.

27. Dio, che conosce i nostri cuori, conosce anche le intenzioni dello Spirito che prega per i credenti come Dio desidera.

28. Noi siamo sicuri di questo: Dio fa tendere ogni cosa al bene di quelli che lo amano, perché li ha chiamati in base al suo progetto di salvezza.

29. Da sempre li ha conosciuti e amati, e da sempre li ha destinati a essere simili al Figlio suo, così che il Figlio sia il primogenito fra molti fratelli.

30. Ora, Dio che da sempre aveva preso per loro questa decisione, li ha anche chiamati, li ha accolti come suoi, e li ha fatti partecipare alla sua gloria.

31. Che cosa diremo dunque di fronte a questi fatti? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?

32. Dio non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi; perciò, come potrebbe non darci ogni cosa insieme con lui?

33. E chi potrà mai accusare quelli che Dio ha scelti? Nessuno, perché Dio li ha perdonati.

34. Chi allora potrà condannarli? Nessuno, perché Gesù *Cristo è morto, anzi è risuscitato e ora si trova accanto a Dio, dove sostiene la nostra causa.