Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Romani 7:6-11 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

6. Ma ora siamo morti nei confronti della Legge che ci teneva in suo potere: non siamo più al suo servizio. Perciò serviamo Dio non più secondo il vecchio sistema che era fondato sulla Legge scritta ma in modo nuovo, guidati dallo Spirito.

7. Dobbiamo forse concludere che la *Legge è peccato? No di certo! La Legge però mi ha fatto conoscere che cos’è il peccato. Per esempio, io ho saputo che era possibile desiderare cose cattive, perché la Legge ha detto: non desiderarle.

8. Il peccato allora, da quel comandamento, ha preso l’occasione per far nascere in me ogni specie di desideri. Invece, dove non c’è la Legge, il peccato è senza vita;

9. e io prima vivevo senza la Legge, ma quando venne il comandamento, allora il peccato prese vita,

10. e io morii. Così il comandamento che doveva condurmi alla vita, nel mio caso mi ha condotto alla morte.

11. Il peccato infatti ha colto l’occasione offerta dal comandamento, mi ha sedotto e mi ha fatto morire per mezzo dello stesso comandamento.