Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Numeri 5:7-16 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

7. Deve pertanto riconoscere la colpa commessa e restituire l’oggetto sottratto al legittimo proprietario; gli darà poi in aggiunta un quinto del valore del danno arrecato.

8. Se il proprietario è morto, senza lasciare nessun parente prossimo al quale si possa riparare il danno, la restituzione va fatta al Signore e per questo sarà consegnata al sacerdote. Il colpevole dovrà anche offrire in riparazione un capro perché il sacerdote compia in suo favore il sacrificio per il perdono dei peccati.

9. «La parte prelevata dalle offerte sacre presentate dagli Israeliti apparterrà al sacerdote.

10. Ognuno dispone di quello che consacra al Signore: se lo dà al sacerdote, allora appartiene a lui».

11. Il Signore disse a Mosè

12. di comunicare agli Israeliti queste prescrizioni:«Supponiamo che una donna sposata si sia comportata male e sia stata infedele a suo marito.

13. Per aver avuto di nascosto rapporti con un altro uomo si è disonorata. Suo marito non ha nessuna prova, perché non ci sono stati testimoni dell’adulterio e nessuno l’ha colta sul fatto;

14. tuttavia il marito la sospetta di infedeltà. Può anche capitare un altro caso: un uomo sospetta che sua moglie si sia disonorata, mentre non c’è stato nulla.

15. In tutti e due i casi, l’uomo condurrà sua moglie dal sacerdote e porterà l’offerta dovuta in questa occasione, ossia due chili di farina d’orzo. Ma non verserà olio sulla farina né vi aggiungerà nemmeno l’incenso, perché si tratta di un’offerta fatta a causa di un sospetto, per una colpa che vuole denunziare.

16. «Il sacerdote condurrà la donna alla presenza del Signore.