Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Numeri 27:10-23 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

10. E se non ha fratelli, trasmetterete i beni ai suoi zii paterni.

11. E se il padre del defunto non aveva fratelli, trasmetterete i beni al parente più prossimo: sarà egli l’erede. Gli Israeliti osserveranno le norme ora stabilite secondo l’ordine che io, il Signore, vi trasmetto».

12. Il Signore disse a Mosè: «Sali su questa cima dei monti Abarìm: di là vedrai la terra che io darò agli Israeliti.

13. La osserverai e in seguito morirai, come tuo fratello Aronne.

14. Difatti vi siete ribellati ai miei ordini nel deserto di Sin, quando la comunità si è messa a litigare con me: voi avete impedito che la mia santità si manifestasse agli occhi degli Israeliti, quando essi chiedevano acqua». Si riferiva all’episodio delle acque di Merìba (acque del Litigio) a Kades, nel deserto di Sin.

15. Mosè disse al Signore:

16. — Signore Dio, tu che hai dato la vita a tutta l’umanità, metti un uomo alla testa di tutto il popolo.

17. Ci sia un capo capace di guidarli in tutte le situazioni, perché il popolo del Signore non resti come un gregge senza pastore!

18. Il Signore rispose a Mosè:— Scegli Giosuè, figlio di Nun: egli è animato dallo spirito. Imponi le tue mani su di lui,

19. poi lo condurrai davanti al sacerdote Eleàzaro, alla presenza di tutta la comunità, e così, sotto i loro occhi, lo designerai come tuo successore.

20. Tu gli trasmetterai una parte della tua autorità; perciò tutti gli Israeliti gli ubbidiranno.

21. Ma egli dovrà presentarsi al sacerdote Eleàzaro, il quale per mezzo degli oggetti sacri mi interrogherà per sapere il mio volere. Giosuè e la comunità d’Israele dovranno seguire i miei ordini in tutte le situazioni.

22. Mosè fece come il Signore aveva ordinato: chiamò Giosuè e lo condusse davanti al sacerdote Eleàzaro, alla presenza di tutta la comunità.

23. Come il Signore gli aveva ordinato, Mosè pose le sue mani su di lui e lo destinò a succedere al proprio posto.