28. Il Signore diede all’asina la capacità di parlare ed essa disse a Balaam: — Che cosa ti ho fatto? È già la terza volta che mi batti!
29. Balaam rispose:— Tu mi prendi in giro! Se avessi una spada, ti ammazzerei subito!
30. L’asina replicò:— Eppure io sono la tua asina, quella che hai sempre cavalcato fino a oggi. Ho forse l’abitudine di comportarmi così con te?— No — egli rispose.
31. In quell’istante il Signore aprì gli occhi a Balaam, ed egli vide l’angelo con la spada in mano fermo in mezzo alla strada. Allora si inchinò e si gettò con la faccia a terra.
32. L’angelo gli domandò:— Perché hai battuto per tre volte la tua asina? Io sono venuto a sbarrarti la strada, perché secondo me hai deciso questo viaggio alla leggera.
33. L’asina mi ha visto e per tre volte si è scansata da me. Altrimenti ti avrei ucciso subito; l’asina invece l’avrei lasciata in vita.
34. Balaam disse all’angelo del Signore:— Sono colpevole. Io non sapevo che tu eri fermo sulla strada davanti a me. Ma se disapprovi questo viaggio, me ne torno a casa!
35. Rispose l’angelo:— No! Accompagna pure questi uomini; però pronunzierai soltanto le parole che io ti suggerirò.Allora Balaam riprese il cammino in compagnia dei messaggeri di Balak.