Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Neemia 3:3-21 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

3. La porta dei Pesci fu rifatta dai discendenti di Senaà. Essi fecero l’intelaiatura, montarono i battenti, le serrature e i catenacci.

4. Nei quattro tratti successivi le riparazioni delle mura furono fatte da Meremòt figlio di Uria, nipote di Akkos; da Mesullàm figlio di Berechia, nipote di Mesezabèl; da Sadoc figlio di Baanà,

5. e dagli uomini del villaggio di Tekoa, esclusi i più importanti che si rifiutarono di piegare la schiena agli ordini dei sovrintendenti ai lavori.

6. La porta Vecchia fu ricostruita da Ioiadà figlio di Pasèach e da Mesullàm figlio di Besodia. Essi fecero l’intelaiatura, montarono i battenti, le serrature e i catenacci.

7. I tratti successivi delle mura furono riparati da Melatia da Gàbaon, Iadon da Meronòt e dagli uomini venuti da Gàbaon e da Mispa. ∆Essi arrivarono fino all’altezza della sede del governatore della regione occidentale.

8. Uzzièl figlio di Caraià, uno degli orefici, e Ananìa, uno dei profumieri, lavorarono a Gerusalemme fin quando giunsero all’altezza del muro largo.

9. Nei tratti successivi lavorarono: Refaià figlio di Cur, capo di mezzo distretto di Gerusalemme;

10. Iedaia figlio di Carumàf, che lavorava proprio di fronte a casa sua; Cattus figlio di Casabnia;

11. Malchia figlio di Carim con Cassub figlio di Pacat-Moab, i quali restaurarono anche la torre dei Forni,

12. e Sallum figlio di Allochès, capo dell’altra metà del distretto di Gerusalemme, aiutato dalle sue figlie.

13. La porta della Valle fu ricostruita da Canun e dagli abitanti di Zanòach. Essi fecero l’intelaiatura, montarono i battenti, le serrature e i catenacci. Ripararono anche circa cinquecento metri di mura fino alla porta del Letame.

14. La porta del Letame fu ricostruita da Malchia figlio di Recab, capo del distretto di Bet-Cherem. Egli fece l’intelaiatura, montò i battenti, le serrature e i catenacci.

15. La porta della Sorgente fu ricostruita da Sallum figlio di Col-Cozè, capo del distretto di Mispa. Egli fece l’intelaiatura, la ricoprì con un tetto e montò i battenti, le serrature e i catenacci. Poi riparò il muro alla ∆piscina di Siloe, vicino al giardino del re, fino all’altezza della scalinata che porta alla Città di Davide.

16. Il tratto successivo fu riparato da Neemia figlio di Azbuk, capo di metà del distretto di Bet-Sur. Egli arrivò al tratto di fronte alle tombe di Davide, fino allo stagno artificiale e alla caserma delle guardie.

17. Nei tratti seguenti i lavori furono fatti dai leviti: Recum figlio di Banì; Casabia, capo di una metà del distretto di Keila, per conto del suo distretto;

18. Binnùi figlio di Chenadàd, capo dell’altra metà del distretto di Keila con altri leviti;

19. Ezer, figlio di Giosuè, capo del distretto di Mispa, che lavorò dal tratto vicino alla salita del deposito di armi fino all’Angolo;

20. Baruc figlio di Zabbài, impegnato nel tratto dall’Angolo all’ingresso della casa del sommo sacerdote Eliasìb;

21. Meremòt, figlio di Uria e nipote di Akkos, che lavorò di lì fino al termine delle proprietà di Eliasìb.