Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Neemia 3:25-34 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

25. Palal figlio di Uzài lavorò dall’Angolo fino alla torre che sporge dal palazzo reale, vicino al cortile della prigione. Pedaià figlio di Paros e

26. gli addetti al tempio, che abitavano nel quartiere dell’Ofel, lavorarono nel tratto verso est, fin davanti alla ∆porta delle Acque e alla torre sporgente.

27. Nel tratto seguente, dalla gran torre sporgente fino al muro dell’Ofel, lavorarono gli abitanti di Tekoa.

28. A cominciare dalla porta dei Cavalli, lavorarono alcuni sacerdoti, ognuno nel tratto di fronte a casa sua.

29. Più avanti, di fronte alla sua casa, lavorò Sadoc figlio di Immer. Nei tratti seguenti lavorarono: Semaià figlio di Secania, custode della porta Orientale;

30. Ananìa figlio di Selemia con Canun, sesto figlio di Salaf; infine Mesullàm figlio di Berechia, di fronte alla sua abitazione.

31. L’orafo Malchia lavorò nel tratto fino alla casa degli inservienti del tempio e dei mercanti, vicino alla porta della Rassegna e fino all’angolo che ha in alto una stanza.

32. Gli altri orafi e i mercanti fecero l’ultimo tratto fino alla porta delle Pecore.

33. Quando Sanballàt venne a sapere che stavano ricostruendo le mura, si irritò moltissimo e cominciò a deriderci.

34. In presenza dei suoi amici e dei soldati di Samaria, diceva: «Che cosa vogliono fare questi miserabili? Pensano di arrivare alla fine? Pensano veramente di far tutto in un giorno e di concludere con la celebrazione di un sacrificio? Credono di ridare vita a mucchi di macerie, ridotte in cenere dal fuoco?».