Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Neemia 3:20-34 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

20. Baruc figlio di Zabbài, impegnato nel tratto dall’Angolo all’ingresso della casa del sommo sacerdote Eliasìb;

21. Meremòt, figlio di Uria e nipote di Akkos, che lavorò di lì fino al termine delle proprietà di Eliasìb.

22. Nei tratti seguenti i lavori furono fatti dai sacerdoti abitanti nei dintorni.

23. Beniamino e Cassub lavorarono di fronte alla loro casa; Azaria figlio di Maasia e nipote di Ananìa lavorò anch’egli vicino a casa sua;

24. Binnùi figlio di Chenadàd fece il tratto dalla casa di Azaria fino alla svolta sull’Angolo;

25. Palal figlio di Uzài lavorò dall’Angolo fino alla torre che sporge dal palazzo reale, vicino al cortile della prigione. Pedaià figlio di Paros e

26. gli addetti al tempio, che abitavano nel quartiere dell’Ofel, lavorarono nel tratto verso est, fin davanti alla ∆porta delle Acque e alla torre sporgente.

27. Nel tratto seguente, dalla gran torre sporgente fino al muro dell’Ofel, lavorarono gli abitanti di Tekoa.

28. A cominciare dalla porta dei Cavalli, lavorarono alcuni sacerdoti, ognuno nel tratto di fronte a casa sua.

29. Più avanti, di fronte alla sua casa, lavorò Sadoc figlio di Immer. Nei tratti seguenti lavorarono: Semaià figlio di Secania, custode della porta Orientale;

30. Ananìa figlio di Selemia con Canun, sesto figlio di Salaf; infine Mesullàm figlio di Berechia, di fronte alla sua abitazione.

31. L’orafo Malchia lavorò nel tratto fino alla casa degli inservienti del tempio e dei mercanti, vicino alla porta della Rassegna e fino all’angolo che ha in alto una stanza.

32. Gli altri orafi e i mercanti fecero l’ultimo tratto fino alla porta delle Pecore.

33. Quando Sanballàt venne a sapere che stavano ricostruendo le mura, si irritò moltissimo e cominciò a deriderci.

34. In presenza dei suoi amici e dei soldati di Samaria, diceva: «Che cosa vogliono fare questi miserabili? Pensano di arrivare alla fine? Pensano veramente di far tutto in un giorno e di concludere con la celebrazione di un sacrificio? Credono di ridare vita a mucchi di macerie, ridotte in cenere dal fuoco?».