Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Neemia 10:19-38 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

19. Odia, Casum, Besài,

20. Carif, Anatòt, Nebài,

21. Magpiàs, Mesullàm, Chezir,

22. Mesezabèl, Sadoc, Iaddua,

23. Pelatia, Canan, Anaià,

24. Osea, Ananìa, Cassub,

25. Allochès, Pilca, Sobek,

26. Recum, Casabnà, Maasia,

27. Achia, Canan, Anan,

28. Malluc, Carim e Baanà.

29. Aderirono all’impegno gli altri sacerdoti, leviti, portinai, cantori, addetti al tempio e il resto del popolo: tutti quelli che si erano separati dalle altre popolazioni del paese per seguire la legge di Dio, comprese le donne, i ragazzi e le ragazze in età di comprendere.

30. Tutti seguirono l’esempio dei loro fratelli più autorevoli e fecero questo giuramento sotto pena di maledizione: «Seguiremo la legge che Dio ci ha dato per mezzo di Mosè suo servitore, la rispetteremo e metteremo in pratica tutti i comandamenti, le leggi e le prescrizioni del Signore nostro Dio.

31. «Non faremo nessun matrimonio con la gente che abitava qui prima di noi.

32. «In giorno di sabato e negli altri giorni di festa non compreremo né grano né altre merci che mercanti non Israeliti mettono in vendita.«Ogni sette anni lasceremo incolta la terra e cancelleremo ogni debito.

33. «Ci obblighiamo per legge a versare, ciascuno ogni anno, una piccola moneta d’argento per il mantenimento del tempio.

34. Questo contributo servirà per l’offerta dei pani, per i vari sacrifici quotidiani, per quelli del sabato, dell’inizio del mese e delle feste, per le altre offerte sacre, per i sacrifici fatti per ricevere il perdono dei peccati del popolo e per le altre spese del tempio.

35. «Noi, sacerdoti, leviti e popolo, stabiliremo per sorteggio i periodi in cui ogni anno i vari gruppi di famiglie forniranno al tempio la legna per bruciare i sacrifici sull’altare del Signore nostro Dio, come è prescritto nella legge.

36. «Ogni anno offriremo al tempio i primi prodotti dei campi e i primi frutti delle piante.

37. «Presenteremo ai sacerdoti, che prestano servizio nel tempio del nostro Dio, i nostri primogeniti e anche i primi nati del nostro bestiame, delle nostre vacche e delle nostre pecore, come prescrive la legge.

38. «Per i sacerdoti porteremo nei magazzini del tempio la nostra migliore farina e parte dei nostri raccolti di frutta, vino nuovo e olio; per i leviti daremo la decima parte dei prodotti delle nostre terre. I leviti stessi la preleveranno in tutte le località dove lavoriamo.