Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Matteo 27:35-48 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

35. Poi lo inchiodarono alla croce e si divisero le sue vesti tirando a ∆sorte.

36. Dopo rimasero lì seduti a fargli la guardia.

37. In alto, sopra la sua testa, avevano messo un cartello con scritto il motivo della condanna: «Questo è Gesù, il re dei Giudei».

38. Insieme con lui avevano messo in croce anche due briganti, uno alla sua destra e uno alla sua sinistra.

39. Quelli che passavano di là, scuotevano la testa in segno di disprezzo, lo insultavano

40. e dicevano: «Volevi distruggere il Tempio e ricostruirlo in tre giorni! Se tu sei il *Figlio di Dio, salva te stesso! Scendi dalla croce!».

41. Allo stesso modo, anche i capi dei *sacerdoti insieme con i *maestri della Legge e le altre autorità ridevano e dicevano:

42. «Lui che ha salvato tanti altri, adesso non è capace di salvare se stesso! Lui che diceva di essere il re d’Israele, scenda ora dalla croce e noi gli crederemo!

43. Ha sempre avuto fiducia in Dio e diceva: “Io sono il Figlio di Dio”. Lo liberi Dio, adesso, se gli vuol bene!».

44. Anche i due briganti crocifissi accanto a lui lo insultavano.

45. Quando fu mezzogiorno, si fece buio su tutta la regione, fino alle tre del pomeriggio.

46. Verso le tre Gesù gridò molto forte: «Elì, Elì, lemà sabactàni», che significa «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?».

47. Alcuni presenti udirono e dissero: «Chiama *Elia, il *profeta!».

48. Subito, uno di loro corse a prendere una spugna, la bagnò nell’aceto, la fissò in cima a una canna e la diede a Gesù per farlo bere.