Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Marco 9:25-36 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

25. Vedendo che la folla aumentava, Gesù minacciò lo spirito maligno dicendo: «Spirito che impedisci di parlare e di ascoltare, esci da questo ragazzo e non tornarci più. Te lo ordino!».

26. Gridando e scuotendo con violenza il ragazzo lo spirito se ne uscì. Il ragazzo rimase come morto, tanto che molti di quelli che erano lì attorno dicevano: «È morto».

27. Ma Gesù lo prese per mano, lo fece alzare, ed egli rimase in piedi.

28. Poi Gesù entrò in una casa, e i suoi discepoli, soli con lui, gli chiesero:— Perché noi non siamo stati capaci di scacciare quello spirito?

29. Gesù rispose:— Questo genere di spiriti non si può scacciare in nessun altro modo se non con la preghiera!

30. Poi se ne andarono via di là e attraversarono il territorio della Galilea. Gesù non voleva che si sapesse dove erano.

31. Infatti preparava i suoi *discepoli insegnando loro: «Il *Figlio dell’uomo sarà consegnato nelle mani degli uomini ed essi lo uccideranno; ma egli risorgerà dopo tre giorni».

32. Ma i discepoli non capivano queste parole e avevano paura di interrogare Gesù.

33. Intanto arrivarono a Cafàrnao. Quando Gesù fu in casa domandò ai discepoli: «Di che cosa stavate discutendo per strada?».

34. Ma essi non rispondevano. Per strada infatti avevano discusso tra di loro chi fosse il più grande.

35. Allora Gesù, sedutosi, chiamò i dodici discepoli e disse loro: «Se uno vuol essere il primo, deve essere l’ultimo di tutti e il servitore di tutti».

36. Poi prese un bambino, e lo portò in mezzo a loro, lo tenne in braccio e disse: