Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Marco 3:15-27 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

15. e perché avessero il potere di scacciare i demòni.

16. I *Dodici erano: Simone che Gesù chiamò «Pietro»,

17. Giacomo e suo fratello Giovanni, che erano figli di Zebedèo — Gesù li chiamò anche «Boanèrghes», che significa «figli del tuono» —

18. poi Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo figlio di Alfeo, Taddeo, Simone che era del partito degli *zeloti

19. e Giuda Iscariota che poi fu il traditore di Gesù.

20. Gesù tornò in casa, ma si radunò di nuovo tanta folla che lui e i suoi discepoli non riuscivano più nemmeno a mangiare.

21. Quando i suoi parenti vennero a sapere queste cose si mossero per andare a prenderlo, perché dicevano che era diventato pazzo.

22. Certi *maestri della Legge che erano venuti fin da Gerusalemme dicevano: «*Beelzebùl, il *diavolo, è dentro di lui. È con l’aiuto del capo dei *demòni che egli ha il potere di scacciare i demòni».

23. Allora Gesù si rivolse alla gente e si mise a parlare servendosi di *parabole: «Come è possibile che *Satana scacci via Satana?

24. Se gli abitanti di una nazione si dividono e si combattono tra loro, quella nazione non può continuare a esistere.

25. Se in una famiglia manca l’accordo e ci si divide, quella famiglia non potrà più durare.

26. Se dunque Satana si mette contro se stesso e non è più unito, non può andare avanti: il suo potere è finito.

27. «Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rubare i suoi beni, se prima non riesce a legarlo; ma quando l’ha legato, può vuotargli la casa.