Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Marco 14:27-41 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

27. Gesù disse ai *discepoli:— Tutti voi perderete ogni fiducia in me. Infatti nella Bibbia è scritto: Ucciderò il *pastore e le pecore saranno disperse.

28. Ma quando sarò risuscitato vi aspetterò in Galilea.

29. Allora Pietro gli disse:— Anche se tutti gli altri perderanno ogni fiducia, io no!

30. Gesù replicò:— Io invece ti assicuro che oggi, proprio questa notte, prima che il gallo abbia cantato due volte, già tre volte avrai detto che non mi conosci!

31. Ma Pietro con grande insistenza continuava a dire:— Non dirò mai che non ti conosco, anche se dovessi morire con te!Anche gli altri discepoli dicevano la stessa cosa.

32. Intanto raggiunsero un luogo detto Getsèmani. Gesù disse ai suoi discepoli: «Restate qui, mentre io pregherò».

33. E si fece accompagnare da Pietro, Giacomo e Giovanni. Poi cominciò ad aver paura e angoscia,

34. e disse ai tre discepoli: «Una tristezza mortale mi opprime. Fermatevi qui e state svegli».

35. Mentre andava più avanti, cadeva a terra e pregava. Chiedeva a Dio, se era possibile, di evitare quel terribile momento.

36. Diceva: «Abbà, Padre mio, tu puoi tutto. Allontana da me questo calice di dolore! Però, non fare quel che voglio io, ma quel che vuoi tu».

37. Poi tornò dai discepoli, ma li trovò che dormivano. Allora disse a Pietro: «Simone, perché dormi? Non sei riuscito a vegliare un’ora?

38. State svegli e pregate per resistere nel momento della prova; perché la volontà è pronta, ma la debolezza è grande!».

39. Si allontanò di nuovo e ricominciò a pregare ripetendo le stesse parole.

40. Poi tornò dai discepoli e li trovò che ancora dormivano. Non riuscivano a tenere gli occhi aperti e non sapevano che cosa rispondergli.

41. Quando tornò da loro la terza volta disse: «Ma come? Voi ancora dormite e riposate? Ormai, dormite pure e riposate. ∆È finita. L’ora è giunta. Il *Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani dei suoi nemici.