Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Luca 20:8-26 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

8. E Gesù disse loro: «Ebbene, allora neppure io vi dirò con quale autorità faccio queste cose».

9. Poi Gesù si rivolse al popolo e raccontò loro questa *parabola: «Un uomo piantò una vigna. Poi l’affittò ad alcuni contadini e se ne andò lontano per lungo tempo.

10. «Venne il tempo della vendemmia, e quell’uomo mandò un servo dai contadini per farsi dare la sua parte di raccolto. Ma i contadini bastonarono quel servo e lo mandarono via senza dargli niente.

11. Allora il padrone mandò ancora un altro servo, ma i contadini lo accolsero a parolacce, bastonarono anche lui e lo rimandarono indietro senza dargli niente.

12. Il padrone volle mandare ancora un terzo servo, ma quei contadini ferirono gravemente anche lui e lo buttarono fuori.

13. «Allora il padrone della vigna pensò: Che cosa posso fare ancora? Manderò mio figlio, il mio carissimo figlio. Spero che avranno rispetto almeno di lui.

14. «Ma i contadini, appena videro arrivare il figlio del padrone, dissero tra loro: “Ecco, un giorno costui sarà il padrone della vigna. Uccidiamolo e l’eredità diventerà nostra!”.

15. Perciò lo gettarono fuori della vigna e l’uccisero».A questo punto Gesù domandò loro:— Che cosa farà dunque il padrone della vigna con quei contadini?

16. Certamente egli verrà e ucciderà quei contadini e darà la vigna ad altre persone.Sentendo queste parole i presenti dissero:— Questo no! Non accadrà mai!

17. Ma Gesù fissò lo sguardo su di loro e disse:— Eppure nella Bibbia sta scritto: La pietra che i costruttori hanno rifiutato è diventata la pietra più importante.

18. Chiunque cadrà su quella pietra si sfracellerà; e colui sul quale essa cadrà rimarrà schiacciato.

19. I maestri della Legge e i capi dei sacerdoti avevano capito che Gesù con quella parabola si riferiva a loro, cercarono di catturarlo, ma avevano paura del popolo.

20. I capi dei *sacerdoti e i *maestri della Legge si misero a spiare Gesù. Mandarono alcuni per spiarlo e consigliarono loro di fingersi brave persone. Dovevano cogliere Gesù in fallo su qualche punto dei suoi discorsi, in modo da poterlo consegnare al governatore romano e farlo condannare.

21. Essi domandarono a Gesù:— Maestro, sappiamo che quel che tu dici e insegni è giusto. Tu non guardi in faccia a nessuno e insegni veramente la volontà di Dio.

22. Una domanda: la nostra *Legge permette o non permette che noi paghiamo le tasse all’imperatore romano?

23. Gesù si rese conto che lo volevano ingannare e quindi disse loro:

24. — Fatemi vedere una moneta d’argento: Questo volto e questo nome di chi sono?

25. Risposero:— Dell’imperatore.E Gesù concluse:— Date dunque all’imperatore quel che è dell’imperatore, ma quel che è di Dio datelo a Dio.

26. Così non poterono cogliere in fallo Gesù su quel che egli diceva al popolo. Anzi si meravigliarono della sua risposta e non avevano più il coraggio di fare domande.