Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Levitico 10:7-18 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

7. Ma voi non vi allontanate dall’ingresso della tenda dell’incontro, se non volete morire; perché siete stati consacrati al Signore con l’olio sacro».Essi fecero come Mosè aveva detto.

8. Il Signore disse ad Aronne:

9. «Quando dovete entrare nella tenda dell’incontro, tu e i tuoi figli non bevete vino o bevande alcoliche se non volete morire. Questa è una prescrizione che voi e i vostri discendenti osserverete in ogni tempo.

10. Non bevete bevande alcoliche, nemmeno quando dovete decidere se una cosa è santa o profana, pura o impura,

11. o quando dovete insegnare agli Israeliti le leggi che io vi ho trasmesse per mezzo di Mosè».

12. Mosè disse ad Aronne e ai suoi due figli sopravvissuti, Eleàzaro e Itamàr: «Prendete quel che resta dell’offerta di farina, dopo aver prelevato quel che è riservato al Signore, fatene dei pani senza lievito e mangiatene presso l’altare. Mangiatene presso l’altare, poiché si tratta di elementi santissimi.

13. Potete mangiarli solo in luogo santo. Questa parte delle offerte presentate al Signore spetta a voi, a te Aronne, e ai tuoi figli, come mi è stato ordinato da Dio.

14. Il petto e la coscia degli animali offerti in sacrificio per il banchetto sacro dagli Israeliti, e che sono stati presentati al Signore con il gesto prescritto, devono essere consumati in un luogo puro; queste parti spettano a voi, a te e ai tuoi figli e alle tue figlie.

15. Gli Israeliti devono portare la coscia e il petto, oltre le parti grasse che saranno bruciate sull’altare. Dopo il gesto rituale di presentazione davanti al Signore, queste parti appartengono a voi perché, secondo gli ordini del Signore, è ciò che vi spetta di diritto per sempre».

16. Mosè si informò accuratamente circa il capro offerto in sacrificio per il perdono dei peccati del popolo, e seppe che era stato bruciato. Allora si adirò contro Eleàzaro e Itamàr, i due figli di Aronne, e domandò loro:

17. — Perché non avete mangiato la carne di questo sacrificio in un luogo santo, dato che si trattava di un alimento santissimo? Il Signore vi aveva dato questo animale perché voi poteste liberare la comunità d’Israele dalle sue colpe e compiere per essa il sacrificio per il perdono dei peccati.

18. Poiché sangue dell’animale non era stato portato all’interno del santuario, voi avreste dovuto mangiarne la carne in un luogo santo, come io avevo ordinato.