67. Anche le bestie valgono più di loro: esse almeno possono rifugiarsi in una tana e così essere utili a se stesse.
68. Non c’è dunque proprio niente che li dimostri dèi. Perciò non temeteli!
69. «Gli idoli di legno, ricoperti d’oro e d’argento, sono come uno spauracchio in un campo di cetrioli: non fanno la guardia a niente.
70. Anzi, sono come un cespuglio di rovi; sui loro rami vanno a posarsi uccelli di ogni genere. Quegli idoli sono come un cadavere gettato fuori nelle tenebre.
71. Dai vestiti di porpora e bisso, che marciscono loro addosso, potrete capire che non sono veri dèi. Marciranno anche loro e sarà una vergogna per tutto il paese.
72. «È dunque meglio un uomo giusto, che vive senza idoli: non sarà mai disonorato».