Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Lettera Di Geremia 1:34-48 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

34. Così non possono dare grandi ricchezze e neppure pochi quattrini. Se qualcuno ha fatto loro un voto e poi non lo mantiene, quegli idoli non gliene chiederanno conto.

35. Non possono liberare nessuno dalla morte né difendere il debole dalla violenza dei prepotenti.

36. Non possono ridare la vista al cieco, né sostenere chi è in grave difficoltà.

37. Non hanno compassione della vedova e non sono di nessun aiuto all’orfano.

38. Gli idoli di legno, ricoperti d’argento e d’oro, sono simili alle pietre delle montagne. I loro fedeli dovranno vergognarsi di loro.

39. Come si fa allora a pensare o a dire che sono dèi?».

40. «Persino i Babilonesi disonorano i loro idoli. Se c’è uno muto lo portano dal loro dio Bel e gli chiedono di farlo parlare, come se Bel potesse sentirli.

41. Ma essi, con tutta la loro intelligenza, sono incapaci di abbandonare quegli idoli che non sono nemmeno dotati di sensi!

42. Le donne babilonesi, poi, si cingono i fianchi con cordicelle e vanno ai lati delle strade, dove si mettono a bruciare crusca.

43. Se un passante ne porta una in disparte, quella si concede a lui. Poi, al ritorno, la donna insulta la compagna che le è vicino, perché è stata scartata e nessuno ha spezzato la sua cordicella.

44. Tutto quello che ha a che fare con gli idoli non è altro che imbroglio. E perciò come si fa a pensare o a dire che sono dèi?».

45. «Quegli idoli sono stati fatti da artigiani e orefici; non sono quindi niente altro se non un prodotto della mano dell’uomo.

46. Se nemmeno quelli che li hanno fabbricati vivono molto a lungo, come faranno le loro opere a essere dèi?

47. Quegli artigiani hanno lasciato ai loro eredi solo un imbroglio vergognoso.

48. Infatti se scoppia una guerra o qualche disgrazia minaccia gli idoli, i sacerdoti pagani si consultano e decidono il posto dove rifugiarsi con i loro idoli.