Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Lamentazioni 3:38-57 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

38. Non è forse la parola del Dio Altissimoche provoca benessere e sventure?

39. Di che cosa si lamenta, allora, l’uomose, malgrado i suoi peccati, è ancora in vita?

40. Esaminiamo con attenzione il nostro comportamentoe torniamo al Signore.

41. Preghiamo con tutto il nostro cuorealzando le mani a Dio che è nel cielo.

42. Siamo stati peccatori e ribellie tu, Signore, non ci hai perdonato.

43. Chiuso nella tua ira,ci hai perseguitati e massacrati senza pietà.

44. Ti sei nascosto dietro una nuvolaper non essere raggiunto dalle nostre preghiere.

45. Ci hai ridotto come spazzatura,come rifiuti in mezzo agli altri popoli.

46. Tutti i nostri nemicicontro di noi spalancano la bocca.

47. Il terrore, il baratro, la devastazione e la rovinasono la nostra sorte.

48. Torrenti di lacrime scendono dai miei occhiper la rovina del mio popolo.

49. I miei occhi piangono senza interruzione,non trovo sollievo.

50. Ma aspetto che il Signoreci guardi dall’alto e ci veda.

51. Il miei occhi mi affliggonomostrandomi quel che accade alle donne della mia città.

52. Quelli che mi sono nemici senza motivo,mi hanno dato la caccia come a un uccello.

53. Mi hanno buttato vivo in una fossae mi hanno coperto di pietre.

54. L’acqua mi ha sommersoe mi sono detto: «Per me è finita!».

55. Dalla fossa profonda, Signore,ti ho invocato.

56. Tu mi hai sentito gridare:«Non restare sordo ai miei lamenti e sospiri».

57. Quando ti ho invocato, ti sei avvicinatoe mi hai detto: «Non temere».